ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer) è il nome del primo calcolatore elettromeccanico realizzato negli USA. Non era una normale calcolatrice perché era “programmabile”, cioè poteva eseguire dei compiti preimpostati in modo autonomo. Una calcolatrice, infatti, esegue delle operazioni (prodotto, divisione, radice quadrata, ecc.) in tempo reale, nel momento in cui sono chieste dall’utente. Una macchina programmabile, può ricevere in input anche un programma, cioè una procedura o insieme di operazioni che può eseguire in un tempo “differito” cioè anche in un secondo momento.
Eniac era capace di fare le 4 operazioni fondamentali ma anche di effettuare una derivazione o una integrazione e di risolvere equazioni differenziali.
ENIAC era enorme: occupava una sala di 180 metri quadri e disponeva di 180.000 valvole termoioniche (all’epoca non si utilizzavano ancora i transistor) per memorizzare ed elaborare l’informazione. Le valvole producevano una quantità elevata di calore e praticamente ogni minuto era molto probabile che una di esse si rompesse, pertanto era necessario un gruppo di tecnici, incaricato delle riparazioni, sempre attivo. Per programmarlo non si poteva usare un linguaggio di programmazione (una lingua o insieme di codici da inviare al calcolatore) ma bisognava realizzare un circuito apposito che consentisse ai dati di effettuare un opportuno percorso tra le macchine operatrici.
View of the ENIAC in its U-shaped room (US Army photo)
Un team di programmatrici, le “Eniac Girls” (Kay McNulty, Betty Jennings, Betty Snyder Holberton, Marlyn Wescoff, Fran Bilas e Ruth Lichterman), che impostava interruttori e cambiava opportunamente la posizione di connettori, era sempre al lavoro.
Altra cosa molto interessante il calcolatore ENIAC non elaborava bit e byte come i computer di oggi, ma numeri in aritmetica decimale. La sua memoria era capace di immagazzinare 20 numeri a 10 cifre, non era proprio “portatile” e leggero come un notebook poiché pesava 30 tonnellate e impiegava una intera giornata per fare i calcoli che oggi un computer fa in meno di 1 secondo. Per inserire i numeri da calcolare bisognava fare buchi su un cartoncino e inserirlo nella macchina lettrice, per ottenere i risultati non c’era uno schermo ma un’altra macchina, la punzonatrice IBM, una stampante che perforava cartoncini e dava il risultato in quella forma.